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Il signor Spaghetti

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Il signor Spaghettiè la bonaria macchietta del tipico italiano meridionale, piccolo di statura, con i capelli neri e il "baffetto alla siciliana", sconclusionato e vanitoso, ma in fondo molto buono e generoso.


In compagnia dell’inseparabile cugino che si chiama Prosciutto, è interprete di esilaranti disavventure nelle quali colleziona un numero esagerato di gaffes. Spaghetti parla un buffo francese con accento italiano e con Prosciuttoforma una ridicola coppia che ricorda quella più famosa di Stanlio e Ollio.


Il personaggio fu inventato dal disegnatore Dino Attanasionegli Anni Cinquanta e, per le sceneggiature, l’autore italiano di origine milanese, chiese aiuto a René Goscinny, il geniale papà di Astérix , che per molti anni si divertì a scrivere le gags della serie.


Le prime tavole del signor Spaghetti furono pubblicate, per la prima volta sulla rivista Tintin nel 1957 che continuò a proporlo con successo fino al 1978. Sono più di venti gli album che l’editore Lombardha stampato a partire dal 1961. Alcuni di questi sono stati scritti da Roger Francel, ex direttore della Radio Televisione Belga.



La serie è stata tradotta in dieci lingue ma in Italia, incredibilmente, non è mai stata pubblicata.


Eppure stiamo parlando di una bande dessinée popolarissima in Francia e Belgio e che piaceva molto anche ai nostri connazionali lì residenti. Alcuni anni fa, Dino Attanasio ebbe a raccontarci: « … ricordo che tutti i ristoratori italiani amavano questo personaggio e mi invitavano a mangiare gratis nei loro locali...»



Uno dei motivi per i quali Spaghettinon è stato tradotto in italiano, può essere ricercato anche nella difficile interpretazione dei numerosi giochi di parole italiano/francese che Goscinny amava inserire nei dialoghi della sua sceneggiatura. Fu per questa ragione, infatti, che il Corriere dei Piccoli alla fine decise di rinunciare. Attanasio ricorda quella circostanza: « … la redazione del Corriere dei Piccoli aveva pensato di utilizzare un dialetto ma poi non se ne fece più niente...».


Sul Corriere dei Piccoli, Spaghetti e Prosciutto, però, appaiono una volta nel n. 51 del 1965 in una vignetta natalizia (in basso a destra) di Ambrogio e Gino che vi riproponiamo.





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