Quantcast
Channel: Zona BéDé
Viewing all articles
Browse latest Browse all 846

Alix, la nuova avventura di Giorgio Albertini

$
0
0


Dopo Marco Venanzi, disegnatore italiano che risiede in Belgio, è con orgoglio che annunciamo che un’altro connazionale è giunto alla corte di Alix, saga classicissima della nostra amata bédé. Ad illustrare il nuovo tomo, il trentasettesimo della serie, intitolato: Veni, Vidi, Viciè stato chiamato Giorgio Albertini, cinquantenne milanese che, dopo aver frequentato la facoltà di Storia medievale all'Università di Milano, ha collaborato con istituzioni e università europee a delle campagne di scavo e alla restituzione grafica di siti archeologici. A lui abbiamo rivolto qualche domanda per sapere qualcosa di più sul suo lavoro e questa storia che è stata prepubblicata dal 13 luglio e per tutta l'estate su Le Figaro Magazine.


Ciao Giorgio,
per iniziare, puoi dirci come un illustratore scientifico decide di impegnarsi nel campo dei fumetti?

G.A:è sempre complesso spiegare esattamente il mio lavoro. Per semplificare, io mi occupo di storia e lo faccio a vario titolo; lo faccio scrivendo saggi storici, articoli o romanzi, lo faccio disegnando soprattutto ricostruzioni di siti archeologici e lo faccio scrivendo e disegnando fumetti. Dunque non esiste una vera cesura tra ciò che faccio ma solo una diversificazione di mezzi. Una cosa che mi permette di arrivare a molti lettori/fruitori differenti. Per il fumetto nello specifico è sempre stata una mia passione e un mio modo di esprimere la narrazione, quasi un passo obbligato.


Di cosa si tratta e come è nato il progetto Chronosquad che ti ha visto impegnato nelle vesti di sceneggiatore? Ci confermi che la serie sarà pubblicata in Italia da Panini Comics?

G.A:Chronosquadè una serie a fumetti sceneggiata da me e disegnata da Gregory Panaccione. Il tema è il viaggio nel tempo ma, nella nostra serie, dopo un primo momento di euforia scientifica si è risolto soprattutto come una possibilità per organizzare turismo di massa. La gente può andare a sciare tra i ghiacci del Pleistocene o a visitare le piramidi in costruzione; vedere la Roma dei Cesari o le battaglie di Napoleone ma usufruendo di resort super lusso che li privano di un vero contatto con quei tempi lontani.



Per gestire i flussi crono turistici esiste un agenzia di controllo temporale che di chiama Chronosquadappunto e noi seguiamo le avventure della sezione Chronosquad di Milano. Il progetto è nato parecchi anni fa, discutendo con Gregorycon il quale divido lo studio. Gregoryè un talento eccezionale che arriva dal mondo dell’animazione e ormai è una star consacrata del fumetto francese e avevamo voglia di fare qualcosa insieme, così abbiamo unito le nostre competenze e dato vita a Chronosquad che finalmente uscirà nei prossimi mesi per Panini Comicsanche in italiano.



Puoi raccontarci come è nato questo sodalizio David B. e con la Casterman per questa nuova storia di Alix?

G.A: Il nostro Alix è nato per una serie di concause che vi racconto. Tre anni fa è venuto nel nostro studio Benoit Mouchart, direttore editoriale di Casterman. Era venuto per chiedere a Greg Panaccione una copertina per la rivista di CastermanPandora e si è fermato a pranzo. Il nostro studio, lo Studio Capurso (ex Settemondi), raccoglie disegnatori del calibro di Pasquale Del Vecchio(Texe molto altro), Alfio Buscaglia (Dragonero, Les Mystéres de la Rèpublique e molto altro) BlascoPisapia (Topolino e molto altro) Vanessa Belardo (Dampyr e anche lei molto altro) Valentina Moscon, Marco Ghion, Andrea Darolde Silvio Giobbio (illustratori, storybarders, fumettisti e molto, molto altro) e il direttore di Casterman ha iniziato a parlare dei progetti della sua casa editrice in un clima molto amicale.


Mostrandogli i miei lavori archeologici Benoit ha subito detto che sarebbero stati perfetti per la serie Alix lanciandomi una palla che ho subito preso al volo. Alixè una serie fondante per il me e il mio lavoro di archeologo. Purtroppo mal pubblicata in Italia, io l’ho conosciuta da bambino durante alcuni viaggi in Francia da parenti che vivono là e mi è rimasta sempre nel cuore.
Dunque nei giorni successivi alla proposta di Benoit Mouchart ho riflettuto sulla possibilità di fare un Alix e quasi immediatamente ho pensato di chiedere a David B. se fosse stato interessato al progetto.


Io e David ci conosciamo da una decina d’anni e condividiamo un amore profondo per la storia, soprattutto quella militare. David B., oltre ad essere uno dei più importanti disegnatori e sceneggiatori francesi, innovatore, protagonista di quella piccola rivoluzione che è stata la Nouvelle Bande Dessinée negli anni ’90 e fondatore dell’Association, è un grandissimo erudito di storia e sapevo che Alix era stata una sua lettura d’infanzia. In più poteva essere l’occasione per lavorare insieme.
Ne abbiamo cominciato a parlare e “Veni Vidi Vici ne è il risultato.


State già lavorando ad un nuovo volume di Alix?

G.A:Casterman ci ha chiesto di impegnarci in un nuovo titolo per la fine del 2019 e ci stiamo lavorando.


In qualche tuo cassetto segreto, nascondi il progetto di un lavoro come autore completo?

G.A: In genere lavoro da solo, per i miei libri, per le illustrazioni scientifiche e inoltre ho già pubblicato alcune cose come autore completo, sia per Castermanche per Delcourt e sicuramente ne farò altre ma, quello che trovo interessante nel fumetto, è la condivisione di una fatica con amici e persone che stimo. È una bella prova che crea forti legami umani e questo mi piace molto.


Quali sono i tuoi interessi nel tempo libero? Sei un lettore di fumetti? Quali sono i tuoi autori preferiti?

G.A: Oltre le ore di lavoro mi dedico il più possibile alla famiglia, alla mia compagna Susanna e ai mie figli Matilde e Oliviero. Nel poco tempo libero che rimane leggo, saggistica, romanzi e fumetti ovviamente ma tutto questo alla fine non è molto lontano dal mio lavoro. Quindi lavoro e famiglia…proprio un uomo all’antica.
Quali sono i miei autori preferiti è difficile sintetizzarlo. Tra gli italiani i classici: Pratt, Toppi, Battaglia e Magnus. Tra i contemporanei PaoloBacilieri, per fare un nome ma ce ne sarebbero molti altri.


Tra i Francesi sono un fan sfegatato della ligne claire classica, Hergé a capo del Pantheon, seguito da Jacobs, da Martin ovviamente ma amo moltissimo anche Jean Giraud/Moeebius. Poi più vicini a noi, Juillard, Tardi, Joann Sfar, Blutch, Blain, Prudhomme e l’elenco potrebbe continuare.

Grazie.




Viewing all articles
Browse latest Browse all 846

Trending Articles